I giganti del web non dovrebbero pagare per l’uso di contenuti giornalistici in Svizzera: la Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Consiglio degli Stati (CSEC-S) ha infatti deciso, all’unanimità, di rinunciare a questa disposizione dalla revisione della Legge sul diritto d'autore attualmente al vaglio del Parlamento.
Una decisione in questo senso era invece stata presa dall’Unione europea, il cui Parlamento aveva avallato una direttiva secondo cui le piattaforme come Facebook e Twitter, per esempio, sono giuridicamente responsabili dei contenuti che ospitano, e per questo devono assicurare il rispetto dei diritti d’autore. Parallelamente, gli editori verrebbero meglio remunerati per quanto riguarda il riutilizzo dei loro prodotto da Google News o Facebook.
Misure del genere, secondo la CSEC-S, sarebbero tuttavia controproducenti: il web è un campo in cui le cose evolvono rapidamente – spiegano i parlamentari – e per questo è meglio prima analizzare come Bruxelles applicherà le nuove leggi.
La commissione ha quindi deciso di rinunciare a queste disposizioni, ma allo stesso tempo ha adottato un postulato che chiede al Consiglio federale di redigere un rapporto sul tema prendendo in considerazione l’evolversi della situazione nell’Unione europea.