L'UE ha raggiunto un compromesso per riformare il diritto d'autore. In sostanza, ha sottolineato il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, "musicisti, attori, scrittori, giornalisti, audiovisivo, avranno diritto a una giusta remunerazione anche dai giganti del web", come Google, Facebook o Youtube.
Le nuove regole danno maggiori diritti agli editori di stampa (art. 11) in merito al riutilizzo dei loro materiali da parte delle piattaforme online, ma viene indebolita la protezione degli "snippet" rispetto alla posizione originaria degli eurodeputati di settembre: "parole individuali" o "estratti molto corti di articoli di stampa" sono infatti esentati dal copyright. Non c'è quindi nessuna "tassa sui link" paventata dai critici della riforma. I giornalisti dovranno inoltre beneficiare dei maggiori introiti che gli editori avranno grazie agli accordi con le piattaforme.
Youtube e le altre "grandi", saranno d'ora in poi responsabili al posto degli utenti per i materiali caricati online senza autorizzazione.
La strada per l'OK definitivo all'accordo sulla riforma non è però ancora del tutto assicurata: questa dovrà infatti ricevere il via libera dagli Stati membri (diversi paesi tra cui l'Italia hanno votato contro il mandato negoziale lo scorso venerdì) e dalla plenaria dell'Europarlamento, al più tardi entro l'ultima sessione di questa legislatura, a inizio aprile.
ATS/M. Ang.