Le biblioteche svizzere devono prepararsi a pagare più contributi per i diritti d'autore. La Commissione arbitrale federale (CAF) ha infatti deciso di modificare le tariffe, seguendo in parte le richieste di Pro Litteris; nel dettaglio prevede di aumentare la tassa prelevata sui libri: dall'1,5% nel 2019, al 3% nel 2020 e al 4,5% nel 2021. Le biblioteche non ci stanno e vogliono presentare un ricorso al Tribunale amministrativo federale (TAF).
Finora le biblioteche godevano di un privilegio. La legge sui diritti d'autore non prevede infatti alcun diritto di prestito. Una tassa è invece riscossa per il noleggio di opere quali libri, CD o DVD. In futuro, invece, la tassa sul noleggio sarà estesa ai prestiti gratuiti di libri finanziati dagli abbonamenti annui degli utenti delle biblioteche.
Il rappresentante delle biblioteche elvetiche, segretario generale di Bibliosuisse, Hans Ulrich Locher, in un'intervista sulla NZZ ha denunciato "una tattica per introdurre per vie traverse una tassa sui prestiti". L'accusa è respinta da Pro Litteris che chiede alle biblioteche di rispettare i loro doveri nei confronti degli autori.
ATS/M. Ang.