Le Ferrovie federali e gli altri attori del trasporto pubblico saranno presto chiamati a indennizzare i passeggeri vittime di ritardi. Il progetto posto in consultazione dal Consiglio federale, procedura conclusasi proprio giovedì, prevede tuttavia limiti che deludono le associazioni dei consumatori e quelle che tutelano gli interessi degli utenti.
In effetti, per ottenere un risarcimento occorrerà che il viaggio (non andata e ritorno, però) duri più di un’ora e che il biglietto sia costato almeno 40 franchi.
Un viaggiatore di seconda con abbonamento generale o per metà prezzo non avrà praticamente alcuna possibilità d’essere risarcito. Inoltre, il mezzo dovrà giungere alla meta almeno 60 minuti dopo rispetto a quanto indicato dall’orario.
Un sistema -affermano le suddette organizzazioni- che premia unicamente chi si sposta occasionalmente con treni e bus e chi si può permettere la prima classe, non tenendo quindi conto di chi i mezzi li usa giornalmente, compiendo piccole tratte e che non è meno penalizzato nel caso di intoppi, anche di breve durata.