Il Consiglio degli Stati, a sua volta impegnato nella prima giornata della sessione estiva delle Camere, s'è detto d'accordo sul principio che chi viaggia con i trasporti pubblici debba essere risarcito in caso di ritardo. Spetterà al Governo fissare in quale caso si avrà diritto al rimborso e a quanto ammonterà.
Nell'ambito dello stessa discussione, incentrata sull'organizzazione dell'infrastruttura ferroviaria, oggetto che ora torna sotto la lente dell'altro ramo del Parlamento, i "senatori" hanno stabilito che il traffico regionale vada meglio tutelato di fronte alla concorrenza delle imprese di bus che chiedono concessioni per i lunghi tragitti.
In particolare, secondo la disposizione legale approvata, queste dovranno dimostrare che con la loro offerta non danneggino le altre aziende di trasporto; un'offerta che, quindi, dovrà essere complementare come potrebbe esserlo -è l'esempio fatto per semplificare- un collegamento notturno tra Davos e l'aeroporto di Kloten.
ATS/dg