Il Consiglio nazionale ha approvato oggi, mercoledì, il nuovo progetto fiscale elaborato dopo la bocciatura popolare della Riforma III dell'imposizione delle imprese (RI imprese III). I voti favorevoli sono stati 114, 68 i contrari e 13 gli astenuti. Dal momento che comprende anche una compensazione sociale a favore del Primo pilastro, è stato ribattezzato Legge federale sulla riforma fiscale e finanziamento dell'AVS.
La sinistra ha sottolineato che l'introduzione di una componente sociale è criterio indispensabile per l'accettazione della riforma, mentre fra i banchi del centrodestra la compensazione è stata definita un compromesso politico per rendere accettabile il dossier, soprattutto in vista della votazione popolare.
La parte fiscale della riforma prevede l'abolizione degli statuti speciali per le società holding e quelle di gestione, invisi all'Unione europea e all'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Statuti speciali che saranno compensati con altri strumenti fiscali volti a preservare la concorrenzialità della Svizzera, limitando le perdite fiscali.
Come detto, il nuovo progetto contiene una compensazione sociale: il Consiglio federale aveva proposto un aumento degli assegni famigliari, gli Stati avevano invece ideato un'altra via che rafforza l'AVS. Via adottata anche dal Nazionale e prevede che ogni franco di tassazione perso in seguito alla riforma venga "compensato" con un franco di finanziamento all'AVS.
Il primo pilastro dovrebbe così beneficiare di 2,1 miliardi di franchi. I nuovi fondi sarebbero finanziati grazie a un aumento dei prelievi salariali e dei contributi prelevati dalle casse della Confederazione e dall'IVA.
Il dossier torna ora al Consiglio degli Stati per l'esame delle divergenze.
ATS/ludoC