Dopo RTS e RSI, oggi, lunedì, SRF ha presentato il suo piano di risparmio per i prossimi anni. La radiotelevisione svizzero-tedesca prevede di tagliare nei prossimi mesi circa 75 posti a tempo pieno in tutta l’azienda. Il 10% nel management. A ciò si aggiungono modifiche all’offerta e all’organizzazione interna entro il 2027.
In primavera aveva annunciato il suo piano strategico “SRF 4.0” e l’intenzione di un ridimensionamento per quanto riguarda gli effettivi.
I tagli presentati oggi, si legge in un comunicato, sono stati decisi per evitare un deficit a partire dal prossimo anno. Misure, viene sottolineato, necessarie alla luce dell’inflazione e del continuo calo dei ricavi commerciali.
Inoltre, per sfruttare meglio le sinergie tra audio, video e digitale le varie redazioni, fino ad ora separate, verranno fuse in un’unica redazione multimediale. A partire dall’estate 2025, le edizioni Tagesschau di mezzogiorno e delle 18 saranno sostituite da notizie flash con un moderatore. Nel fine settimana, l’edizione di mezzogiorno sarà completamente cancellata.
Tagli a SRF: il sindacato SSM “scioccato”
Il sindacato svizzero dei media (SSM) si è detto “scioccato” per i previsti tagli di impieghi presso la radiotelevisione svizzero-tedesca SRF. “Il sindacato dei media chiede di fermare i piani di ristrutturazione e riduzione del personale” e, in una nota, mette sull’avviso per quanto riguarda la perdita di diversità e qualità e dalle conseguenze per i dipendenti. Il programma di riduzione dei costi è particolarmente doloroso per l’informazione offerta dal “Tagesschau” e nelle regioni, sottolinea il sindacato, ricordando che il “Tagesschau” è uno dei programmi centrali della SRF. “Il fatto che qui si facciano dei risparmi è inaccettabile e politicamente indesiderabile”, ha aggiunto l’SSM.
SRF taglia 75 posti di lavoro
SEIDISERA 23.09.2024, 19:20
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Notiziario
Notiziario 23.09.2024, 15:00
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SEIDISERA del 17.09.2024 - Il servizio di Romina Lara
RSI Info 18.09.2024, 00:18
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