Il potere d’acquisto dei salariati è aumentato dell’1% lo scorso anno, secondo i calcoli dell’Ufficio federale di statistica. In termini nominali, la progressione media è stata dello 0,7%, facendo il paragone con il 2012; occorre però tenere conto della contemporanea discesa dell’indice dei prezzi.
Si tratta, in ogni caso, di un incremento inferiore a quello dei tre anni precedenti, forse anche perché la decisione sull’eventuale adeguamento della busta paga è stata generalmente presa nel novembre del 2012, quando le prospettive economiche erano incerte.
Tra il 2009 e il 2013, gli stipendi sono saliti dell’1,1% a livello nominale e dell’1,2% sul piano reale, progressione che si spiega, almeno in parte, con quella eccezionale (+2,1%) rilevata all’inizio del periodo succitato.
ATS/dg