"Oltre la metà delle oltre 1'000 specie di insetti che vivono in Svizzera sono in pericolo. Ci sono però anche le eccezioni, alcuni tipi di cavallette, o il bostrico, che amano il surriscaldamento; specie generaliste, che hanno varie fonti di nutrimento e particolarmente flessibili. Ma è la diversità che sta scomparendo": questo è l'allarme lanciato dal Forum biodiversità e dall'accademia svizzera di scienze naturali, che martedì a Berna hanno presentato il primo rapporto d'insieme sullo stato di salute degli insetti in Svizzera.
Mancano tuttavia ancora molti dati, spiegano le associazioni, come ad esempio quelli per capire se diminuisce anche la cosiddetta biomassa, cioè il numero di insetti viventi. Il programma proposto per limitare i danni ricalca ricette già note, e che chiederebbero importanti cambiamenti nell'agricoltura, e nel modo di utilizzare il territorio da parte di tutta la società degli esseri umani.
Tra le priorità: mantenere e collegare spazi vitali particolarmente preziosi per gli insetti, ridurre i pesticidi, l'inquinamento luminoso, le emissioni di fosforo e azoto (quindi diminuire il concime sui prati). Resta inoltre decisiva la lotta ai cambiamenti climatici.
Gli insetti, ricordano gli scienziati, non sono importanti solo per la tanto citata impollinazione, ma anche per i processi di decomposizione che formano il terreno, e perché sono cibo per altre specie animali, un tassello della catena alimentare.
Preoccupa la moria d'insetti in Svizzera
Telegiornale 12.09.2021, 22:00