In questi giorni il Canton Uri, assieme all'Ufficio federale delle strade (USTRA), ha introdotto per il periodo estivo alcuni nuovi provvedimenti destinati a migliorare la gestione delle colonne al portale nord della galleria autostradale del San Gottardo.
“Sostanzialmente – spiega alla RSI il vicedirettore USTRA Guido Biaggio – abbiamo deciso di adottare alcune misure, alcune raccomandazioni che vanno in questa direzione. L'entrata di Göschenen verrà chiusa quando ci saranno circa tre chilometri di coda, mentre l'entrata di Wassen rimarrà sempre aperta. Questa è la differenza rispetto al periodo pasquale, perché ora abbiamo il passo del Gottardo in servizio. Poi, quando le colonne diventeranno molto più lunghe, si parla di otto chilometri, avremo una riduzione della velocità a 80 km/h dal portale sud del Seelisberg fino alla rampa del Gottardo. Queste sono in buona sostanza le misure pensate”.
Misure pensate e proposte appunto anche dall'Ufficio federale delle strade, per limitare al massimo o addirittura evitare il cosiddetto "traffico parassitario" attraverso i comuni urani. “Esattamente – prosegue Biaggio – , lo scopo è proprio quello di evitare che ci siano delle deviazioni sulla rete secondaria. Purtroppo nelle ultime settimane abbiamo visto colonne di turisti che, seguendo le indicazioni del navigatore, passano direttamente attraverso i villaggi oppure addirittura in strade di campagna e questa è una cosa che dobbiamo cercare di evitare in tutti i modi. Tenendo comunque presente che per l'asse, essendo così carico e oltre alle proprie capacità, non possiamo trovare delle soluzioni miracolose”.
Così facendo però i problemi rischiano si spostarsi su altri assi alpini, a cominciare dal San Bernardino. Un motivo in più per pensare di utilizzare le quattro corsie al San Gottardo quando sarà ultimato il raddoppio? “Noi raccomandiamo come vie alternative all’A2 l'utilizzo dei passi e dell'asse del San Bernardino, dove abbiamo molti meno problemi da questo punto di vista, anche se nei weekend turistici nella zona di Landquart/Sargans in direzione di Zurigo qualche problema c’è. Per quel che riguarda un'eventuale apertura delle quattro corsie, evidentemente parliamo di un cambiamento costituzionale che deve passare da una votazione popolare. Quindi una prossima generazione potrà chinarsi sul problema e vedere se ci sono le premesse per farlo. A nostro avviso ci sono altri mezzi attualmente ancora a disposizione e stiamo studiando delle soluzioni a livello di pedaggi o di dosaggi, da gestire in altro modo” conclude Biaggio.