Dalla votazione popolare del 1994 sull'Iniziativa delle Alpi, la Costituzione svizzera garantisce che la capacità delle strade di transito nella regione alpina non può essere aumentata. Un principio cardine, ma che ora, con la proposta di quattro corsie autostradali sotto il San Gottardo rilanciata anche dal Consigliere di Stato Claudio Zali, viene rimesso in discussione.
L'endorsement del direttore del Dipartimento del territorio non ha stupito chi ripete che l'unica soluzione è un'altra: "È quanto avevamo già previsto durante la campagna sul raddoppio - sostiene Greta Gysin, consigliera nazionale dei Verdi del Ticino -, gli appelli aumenteranno e al momento dell'inaugurazione ci saranno quattro corsie".
Al momento del voto sul risanamento della galleria autostradale, nel 2016, ci fu una larga intesa per il completamento del Gottardo. A spendersi in prima persona c'era l'allora senatore per il PPD Filippo Lombardi (Centro), che oggi sottolinea come i tempi siano cambiati: "Sicuramente il popolo ha votato su un testo ben preciso che abbiamo elaborato in Parlamento e questo è quello che vale adesso - ha spiegato alla RSI l'attuale municipale di Lugano - .Non è che qualunque ex parlamentare che abbia votato quel testo deve fungere in particolare da garante. Io dico che quella battaglia è stata la mia battaglia e l'ho fatta. Se qualcuno vuole lanciarne un'altra oggi, non sarà la mia. Sono tempi diversi, sono situazioni diverse e riflessioni diverse". Lombardi cita in particolare l'evoluzione della situazione del traffico, ben diversa da quella di 20 anni fa, che ormai presenta code per 150 giorni all'anno e non solo nei weekend di Pasqua e Pentecoste.
4 corsie al San Gottardo?
SEIDISERA 08.06.2023, 18:20
Contenuto audio
La fattibilità è comunque tutta da verificare
L'apertura della seconda canna autostradale è prevista per il 2029, e dopo tre anni sarà a tetto la manutenzione della prima. La transitabilità di tutte le carreggiate, ossia da due a quattro, appare però difficoltosa: "Mi pare un'ipotesi abbastanza avventurosa per quanto possa avere una sua logica, perlomeno nei momenti di massima coda - spiega Lorenzo Quadri, consigliere nazionale della Lega dei Ticinesi -. Sta di fatto che è il contrario di quanto detto sempre durante la votazione".
Jon Pult (PS), presidente del Comitato dell'Iniziativa delle Alpi, è convinto che la maggioranza della popolazione sarebbe ancora contraria a un'eventuale iniziativa popolare costituzionale per permettere l'aumento di capacità del tunnel: "Non ho paura, però bisognerà fare una battaglia politica. E sono quasi sicuro che la vinceremo".