Dieci milioni e trecentomila dosi di vaccini contro il Covid-19 di proprietà della Confederazione hanno raggiunto mercoledì la data di scadenza e dovranno essere smaltiti perché non più utilizzabili. Non possono nemmeno più essere ceduti ad altri Paesi. Lo ha confermato sabato l'Ufficio federale della sanità pubblica, dopo che la notizia era stata diffusa dalla rivista "Beobachter". Quest'ultima stima il valore della merce da distruggere a 280 milioni di franchi, mentre l'operazione di eliminazione dovrebbe costarne circa 10'000.
Si tratta nel dettaglio di 2,5 milioni di dosi alla base logistica centrale dell'esercito e altri 7,8 milioni conservati in un magazzino belga, anche se di proprietà svizzera. L'UFSP spiega che durante la pandemia Berna ha perseguito una strategia di diversificazione fra tipi di vaccino e produttori, così da poter fronteggiare sia eventuali mancate consegne che lacune nell'efficacia di alcuni dei farmaci. Un eccesso di acquisti era quindi stato messo in conto e si è concretizzato in particolare visto che i due prodotti a mRNA si sono dimostrati all'altezza.
La distruzione di queste dosi farà per altro spazio anche ai 3,5 milioni di vaccini aggiornati che Moderna si appresta a consegnare entro il 10 ottobre e che andranno conservati a basse temperature.
RG 12.30 del 27.05.2022 Eccedenze prese in considerazione, la corrispondenza di Gian Paolo Driussi
RSI Info 27.05.2022, 15:09
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