La vendemmia 2024 in Svizzera non lascerà ricordi indelebili. A causa delle condizioni meteorologiche sfavorevoli, i viticoltori hanno registrato il secondo raccolto più scarso degli ultimi cinquant’anni, con una produzione di 75 milioni di litri di vini. Questo valore è ben al di sotto della produzione media in Svizzera degli ultimi dieci anni, che si attesta a 92 milioni di litri, ha rimarcato giovedì l’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG).
Rispetto al 2023 il calo ammonta a più di un quarto (-25,7%). Le viti hanno sofferto in particolare per il gelo, la muffa e la grandine. Le condizioni fresche e umide hanno causato danni irreversibili, mentre i lunghi periodi di pioggia hanno accresciuto il rischio del marciume. Nell’ultimo mezzo secolo solo l’annata 2021 è stata più negativa.
Se nella Svizzera francese il calo su base annua è stato del 23,8%, per un totale di 60,6 milioni di litri, riesce invece a limitare i danni la Svizzera italiana (Ticino e Mesolcina), registrando un -15,6%, a 4,2 milioni di litri. La Svizzera tedesca ha subito un calo del 36,9%, a 10,4 milioni di litri.