Dopo la siccità del 2022 e le piogge del 2023, in Ticino l’annata viticola 2024 è stata caratterizzata da una situazione ibrida: forti piogge durante la primavera e precipitazioni quasi assenti nel periodo estivo, secondo il bilancio reso noto venerdì dalla Federazione dei viticoltori della Svizzera italiana (Federviti).
Ora i viticoltori si preparano dunque per la vendemmia, che per i rossi inizierà dopo il 22 settembre. Si registra un leggero ritardo di maturazione delle uve, ma la situazione non è straordinaria, come si legge in una nota. E si stima che il raccolto finale sarà nella media cantonale di 55’000 quintali, se non leggermente superiore.
In questi mesi i viticoltori hanno quindi fatto i conti innanzitutto con le condizioni meteorologiche, che sono appunto state definite come ibride. E hanno richiesto molto impegno, per la necessità di maggiori interventi nei vigneti e sulle piante “per prevenire, o perlomeno contenere, i focolai di malattie fungine”. Con successo, in quanto nella maggior parte dei casi i trattamenti hanno avuto risultati positivi.
Le riserve idriche formatesi durante il periodo primaverile hanno inoltre compensato la successiva assenza di precipitazioni, e i danni di grandinate e gelate sono stati molto localizzati e diseguali all’interno delle zone colpite. C’è tuttavia chi avrà “ripercussioni anche negli anni a venire” ha affermato Davide Cadenazzi, presidente di Federviti.
Vendemmia e nuovi patentini
SEIDISERA 30.08.2024, 18:21
Contenuto audio
La minaccia del coleottero giapponese
Anche quest’anno i viticoltori hanno avuto a che fare con il coleottero giapponese, in particolare nel Sottoceneri. La sua presenza è “sempre più preoccupante”. La federazione osserva che la diffusione e la minaccia dell’insetto ben presto non sarà più limitata al solo Ticino, ma riguarderà l’intero settore agricolo svizzero e quello viticolo in particolare.
Restano poi consistenti i danni da selvatici, ungulati e volatili. Su questo fronte Federviti è però ottimista per gli effetti della caccia estiva al cinghiale e invita a proseguire con tale provvedimento.
Fatto sta che, in conclusione, Federviti prevede anche per questa vendemmia “una buona qualità”.
Falò Estate Le famiglie del vino
Falò 29.08.2024, 21:05