Alcuni minorenni ospitati nell'istituto di educazione St. Iddazell del monastero di
Fischingen (TG), allora uno dei più grandi della Svizzera, sono stati vittime di violenze e abusi sessuali fino agli anni settanta. Lo conferma un rapporto pubblicato oggi, lunedì. Chi gestisce il convento si è scusato e ha annunciato il versamento di 250'000 franchi in un fondo speciale. Il Governo turgoviese si è espresso in modo critico.
Agli ospiti venivano inflitte punizioni fisiche con cinture e bastoni. Alle volte i bambini venivano rasati a zero, tenuti al buio oppure a digiuno per ore. Molti di loro sono stati abusati da parte di maestri, frati, suore, giardinieri e dal direttore.
Il documento è stato preparato dopo alcune accuse e sulla base di documenti e interviste con ex convittori ed educatori delle strutture, chiuse nel 1976 e nel 1978. Dalla loro creazione (1879), hanno dato spazio a 6'500 bambini ed adolescenti con un passato familiare difficile o problemi psichici.
Red. MM/ATS