Gli uffici di Doris Leuthard avrebbero dovuto informare meglio sulla scelta dell'impresa Serafe per l’incasso del canone radiotelevisivo e le commissioni della Gestione avrebbero voluto vedere più impegno al riguardo dal Dipartimento federale delle comunicazioni (DATEC).
Un rapporto pubblicato giovedì mostra come i commissari della Gestione a livello federale abbiano voluto saperne di più sulla procedura di selezione che ha portato ad attribuire il mandato per il canone nel periodo 2019-2025 a Serafe, che prenderà il posto di Billag.
Se da un lato non è emersa malagestione, carenze sono segnalate dal profilo della comunicazione. La scelta è stata infatti annunciata dall'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) alle imprese interessate solo due ore prima della comunicazione al pubblico. Il ritardo è stato giustificato con la delicatezza politica del tema e la possibile fuga di notizie. Il dibattito sull'iniziativa popolare "No Billag" non avrebbe invece avuto influssi ma (in generale) c'è stata una carenza di sensibilità.
ATS/EnCa