Il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento dell'economia di preparare entro il 2018 un progetto che si traduca in una netta diminuzione del numero di ammissioni al servizio civile, così da garantire un apporto duraturo di persone all'esercito.
Quale palliativo, nel frattempo verrà introdotta una serie di modifiche dell'ordinanza che regola la materia. Da gennaio, ad esempio, il numero minimo di giornate che chi non serve in grigioverde dovrà garantire salirà a 150. Oppure, ai militari che dopo la scuola reclute chiederanno il trasferimento, verrà imposta una pausa di 12 mesi.
Dal 2011 al 2016 il numero dei "civilisti" è passato da 4'670 a 6'169, rileva l'Esecutivo nel comunicato diramato mercoledì.
ATS/dg