Il sessismo non è sulla bocca di tutti solo negli Stati Uniti, ma anche in Svizzera. Centinaia di donne hanno infatti denunciato le molestie sessuali subite. Alla protesta, particolarmente attiva sui social media, partecipano comuni cittadine, attiviste, ma anche alcune deputate a Palazzo federale. Una vicenda che ha fatto le prime pagine dei quotidiani d'oltralpe.
Frankiska Schutzbach non pensava di suscitare tanto clamore, quando insieme ad altre quattro donne, giovedì scorso, su Twitter, ha lanciato la protesta “Schweizer Aufschrei”. Un grido, insomma, per denunciare il sessismo nella vita quotidiana. Un hashtag ripreso da centinaia di donne, che hanno parlato di palpeggiamenti, umiliazioni. Testimonianze per dimostrare quel che non è normale e che non risparmia il mondo politico svizzero. A Palazzo Federale lo denunciano varie deputate, tra cui (come scrive il SonntagsBlick) pure la presidente del Consiglio nazionale Christa Marwalder.
Il catalizzatore del movimento sono le frasi sessiste di Donald Trump. O le parole di una consigliera nazionale UDC che attribuisce la responsabilità di questi episodi all'ingenuità delle donne. Dopo la Germania e gli Stati Uniti, anche in Svizzera dunque si parla apertamente di sessismo. Intanto, chi ha lanciato la protesta, spera che questo grido non si perderà nella rete.
TG/EnCa
Dal TG20: