Un rapporto dell'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM), pubblicato mercoledì, sostiene che non soltanto il traffico, ma anche le macchine di cantiere, gli apparecchi utilizzati nell'agricoltura e nella selvicoltura e i motori mobili impiegati nel giardinaggio e del tempo libero inquinano l'atmosfera. Il settore cosiddetto “non-road” emette ogni anno circa 500 tonnellate di particelle, 10’000 tonnellate di ossidi di azoto e 1,2 milioni di CO2.
Con il 58% delle emissioni globali del settore non-road, l'agricoltura è di gran lunga la principale fonte di emissione di particelle fini. Nel 2005, le macchine di cantiere e agricole generavano ancora quasi le stesse quantità di emissioni.
Con l'entrata in vigore, nel 2009, dell'obbligo di equipaggiamento con filtri antiparticolato, nel 2010 le emissioni di particelle fini generate dalle macchine di cantiere erano scese a quasi un quarto di quelle delle macchine agricole, nonostante queste ultime avessero ridotto le emissioni del 19%.
Red.MM/ATS/Swing