"Non esiste nessuna crisi fra Confederazione e Cantoni", così la presidente della Confederazione, Simonetta Sommaruga, martedì sera, ha voluto smorzare le polemiche dopo il via libera alle manifestazioni con più di mille persone. Nell'attuale situazione di crisi legata al Covid-19 una buona collaborazione fra Confederazione e cantoni è importante ha affermato Simonetta Sommaruga dopo l'incontro con i rappresentanti cantonali a Berna. All'incontro odierno erano presenti, oltre a Sommaruga e Rathgeb, anche i presidenti della Conferenza dei direttori cantonali della sanità e dell'economia nonché i consiglieri federali Alain Berset e Guy Parmelin.
Al centro delle discussioni non ci sono state le misure di protezione per gestire i grandi eventi, ma piuttosto la maniera di procedere. Partite e concerti spostano le masse oltre i confini cantonali, e i cantoni sembrano in affanno nel gestire la patata bollente. Negli scorsi giorni diversi cantoni avevano auspicato una regolamentazione uniforme in vista dell'organizzazione di grandi eventi con più di 1'000 persone a partire dal primo ottobre.
Le misure di protezione dovrebbero essere pronte già il 2 settembre eppure oggi si è, evidentemente, rimasti bloccati sulle questioni di fondo. Non a caso, il rappresentante dei governi cantonali, il grigionese Christian Rathgeb, rimane sibillino. "Abbiamo discusso alcune questioni di principio e soprattutto della distribuzione delle competenze nella gestione della situazione. Non voglio entrare nei dettagli, perché al centro dei colloqui di oggi si trattava di fare il punto sul lavoro fatto fin qui dalla Confederazione e dai cantoni". Rathgeb, presidente della Conferenza dei governi cantonali (CdC), ha aggiunto che l'incontro ha permesso di parlare di sfide sul breve termine e di concetti di più ampio respiro. "La situazione eccezionale continua e nessuno sa quanto durerà", ha sottolineato, spiegando di essere in stretto contatto con diversi consiglieri federali e con la presidente della Confederazione.
L'obiettivo era trovare un equilibrio fra necessità economiche e contenimento dei contagi, ma oggi non si è andati oltre il ribadire la reciproca buona volontà.