Svizzera

Spie? La maggiore minaccia restano i russi

A oltre due anni dall’aggressione di Mosca all’Ucraina i servizi d’intelligence della Confederazione affermano che allo spionaggio online si affiancano “fonti umane”

  • 10 marzo, 08:13
  • 10 marzo, 08:13
A Berna si ritiene che la maggiore minaccia di spionaggio arrivi dal Cremlino

A Berna si ritiene che la maggiore minaccia di spionaggio arrivi dal Cremlino

  • Reuters
Di: ATS/RSI Info

“La più grande minaccia attuale di spionaggio proviene dai servizi segreti russi”, avverte una portavoce del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) alla SonntagsZeitung, pochi giorni dopo lo scoppio della vicenda delle intercettazioni telefoniche russe dell’esercito tedesco.

Oltre allo spionaggio online, una parte significativa della raccolta di informazioni in Svizzera viene effettuata utilizzando fonti umane, ha aggiunto la portavoce. “Le rappresentanze diplomatiche russe sono utilizzate principalmente per queste attività”.

Sebbene il numero di diplomatici russi accreditati in Svizzera sia rimasto stabile dall’inizio della guerra in Ucraina - 218 secondo il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) - “questa è solo la punta dell’iceberg”, spiega l’ex capo dei servizi segreti Peter Regli al quotidiano.

Il SIC e i dubbi sui limiti nella sorveglianza di Internet

Sempre il SIC, domenica, dalle pagine della NZZ am Sonntag afferma di non sapere fino a che punto può spingersi nella sorveglianza di Internet. Questo riguarda anche la divisione che avrebbe potuto fermare l’autore dell’attacco antisemita della scorsa settimana a Zurigo.

Un rapporto inedito dell’organo di controllo indipendente sull’intelligence AS-Rens individua problemi organizzativi nella sezione Open Source Intelligence (OSINT) del SIC.

Secondo il rapporto, non è chiaro quando i dipendenti del SIC possano ottenere liberamente informazioni da Internet e quando sia necessaria un’autorizzazione esterna. Non esistono infatti “criteri o linee guida strutturate su cosa sia l’OSINT e sui limiti del quadro giuridico OSINT”, si legge nella sintesi del rapporto.

Il commento da Berlino

Telegiornale 02.03.2024, 20:00

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