A causa della pandemia del nuovo coronavirus, la cancellazione di grandi eventi in Svizzera, come le feste tradizionali, i mercati e i carnevali, costa centinaia di milioni di franchi agli operatori del settore, che da mesi non guadagnano. Lo sottolinea il domenicale SonntagsZeitung, ricordando che le sei organizzazioni mantello del ramo fieristico hanno stimato il loro fatturato totale e quello delle feste tradizionali in oltre 680 milioni di franchi all'anno.
Senza l'aiuto della Confederazione, il settore dovrà chiudere i battenti, avvertono le associazioni. La consigliera nazionale Regula Rytz (Verdi/BE) chiede un sostegno per i costi fissi delle infrastrutture fieristiche e per gli stipendi dei dipendenti del ramo.
Gli eventi con oltre 1'000 persone potranno essere di nuovo organizzati da inizio ottobre, ma gli organizzatori dovranno sottostare a rigide norme e ottemperare a severi piani di protezione: responsabili di supervisionare e nel caso di ritirare i permessi, saranno i singoli cantoni.
Eventi possibili ma con molte restrizioni
Telegiornale 02.09.2020, 20:00