Lo stress rimane un problema centrale per i lavoratori svizzeri. Lo ha indicato oggi, lunedì, Travail Suisse nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Berna.
Dal 2016, la percentuale di persone che si trovano confrontati con questa situazione è passata dal 37,8% al 43%. “Sono oltre 65'000 i salariati che vogliono cambiare il loro impiego” a causa della troppa pressione che subiscono. Per questo motivo, ha affermato il presidente Adrian Wüthrich, è necessario che la politica affronti il tema.
Stando al barometro annuale sulle condizioni sul posto di lavoro emerge inoltre che è diminuito invece il numero di persone che teme di perdere il proprio impiego. Solo, infatti l’11,2% si preoccupa per il proprio lavoro, una cifra mai stata così bassa dal 2015. Una tendenza che si giustifica con il basso tasso di disoccupazione e la penuria di manodopera qualificata.
Per la prima volta, inoltre, è stata esaminata l’influenza di differenti fattori sulla soddisfazione del lavoro, tra questi figurano: le attività fisicamente dure, lavorare con luce artificiale, una marcata struttura gerarchica e il fatto di lavorare nei settori della sanità e del sociale. Mediamente le donne hanno un livello di soddisfazione più basso degli uomini.