La Svizzera è stata bacchettata dall’ufficio della Convenzione di Berna per la sua politica sul lupo. L’abbattimento preventivo di questi canidi a causa di “danni potenziali” è un’interpretazione errata di questo trattato che protegge la fauna selvatica. Solo i danni gravi possono portare all’abbattimento dei lupi, ha ricordato l’ufficio della Convenzione di Berna in una lettera pubblicata ieri, venerdì.
Regolamentazione del lupo, Svizzera bacchettata
Telegiornale 12.10.2024, 20:00
La Convenzione ratificata dalla Svizzera è un trattato di diritto internazionale del Consiglio d’Europa che mira, tra l’altro, a proteggere gli animali selvatici. L’organizzazione svizzera per la protezione del lupo CHWolf, nel dicembre 2023, ha presentato un ricorso alla Convenzione di Berna contro la politica elvetica di regolamentazione dei lupi. L’ufficio della Convenzione di Berna si è occupato del caso a settembre e ha ora informato le parti in causa.
Nella lettera l’ufficio si dice preoccupato per controlli inesatti dei danni causati dai lupi e per la presunta manipolazione dei dati con lo scopo di giustificare ulteriori abbattimenti. La Svizzera non è ancora condannata. L’ufficio sottoporrà il caso al Comitato permanente a dicembre. L’ufficio è anche preoccupato per ulteriori potenziali abbattimenti di branchi di lupi. Ritiene che la soglia fissata dal Consiglio federale di almeno dodici branchi in Svizzera sia “arbitraria”. La politica di regolamentazione “politicamente motivata” potrebbe portare all’abbattimento “su larga scala” degli animali.
La presa di posizione di chi difende il lupo
Anche Christina Steiner, presidente di CHWolf, vede una motivazione politica dietro gli abbattimenti. La gestione del lupo in Svizzera non è scientificamente valida. Il primo novembre 2023 il Consiglio federale ha approvato una modifica dell’ordinanza sulla caccia facendo entrare in vigore, a tempo determinato, la prima parte della nuova legge sulla caccia. Essa autorizza, dal primo dicembre, i Cantoni ad abbattere esemplari di lupo per prevenire futuri danni; non dovranno più intervenire solo a posteriori quando il danno è già stato causato. Tra il primo dicembre dello scorso anno e il 31 gennaio 2024 sono stati abbattuti preventivamente circa 50 animali. È contro queste disposizioni che CHWolf ha presentato denuncia. La Confederazione ha quindi avuto la possibilità di prendere posizione: nella sua lettera, ha dichiarato che la regolamentazione dei branchi serve a educare i membri rimanenti del branco rendendoli più timidi nei confronti degli esseri umani e delle loro attività.
L’Ufficio è anche a conoscenza del fatto che in Svizzera sono stati respinte denunce relative alla ripartizione delle competenze tra l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) e i Cantoni. Ha precisato che la Convenzione di Berna deve essere garantita a livello federale, indipendentemente dall’organizzazione politica degli Stati firmatari.
La denuncia sarà ora sottoposta al Comitato permanente della Convenzione. Questo, secondo le organizzazioni per la protezione del lupo CHWolf e Avenir Loup Lynx Jura, dovrebbe prendere una decisione nella riunione di inizio dicembre. Steiner auspica che la Confederazione venga rimproverata e che la legislazione sia adeguata in modo che sia conforme ai trattati firmati dalla Svizzera.
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Notiziario 12.10.2024, 17:00
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