Svizzera

Svizzera e ONU: "Una buona notizia"

Ingresso della Svizzera nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite: l'ex consigliere federale Joseph Deiss lo considera una "conquista in sovranità"

  • 9 giugno 2022, 20:31
  • 20 novembre, 15:44
L'ex capo del DFAE nel 2010, quando ricoprì la carica di presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite

L'ex capo del DFAE nel 2010, quando ricoprì la carica di presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite

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Di: TG/Riccardo Bagnato/sdr 

L'ingresso della Svizzera all'interno del Consiglio di sicurezza dell'ONU non è un problema, ma un'opportunità, una buona notizia. Ad affermarlo è uno dei protagonisti di questo risultato, Joseph Deiss, consigliere federale tra il 1999 e il 2006 e responsabile del Dipartimento degli affari esteri.

Deiss ha spiegato che tutto parte da lontano, che una delle sue priorità come consigliere federale era proprio agevolare l'ingresso della Svizzera all'ONU come membro a tutti gli effetti e nel 2002 la popolazione gli disse sì. Nel 2010 e fino all'anno successivo Joseph Deiss è stato anche presidente dell'Assemblea generale dell'ONU: ne conosce quindi i meccanismi interni, come ha spiegato nell'intervista rilasciata alla RSI.

04:01

Intervista a Joseph Deiss

Telegiornale 09.06.2022, 22:00

"A vent'anni - spiega l'ex consigliere federale- si diventa maggiorenni e quindi posso dire che il nostro paese è finalmente diventato maggiorenne. Non posso quindi nasconderle il piacere che mi dà l'ingresso della Svizzera nel Consiglio di sicurezza. È il segno evidente che il nostro Paese ha conquistato in sovranità; perché il nostro Paese non è un piccolo Paese".

10:18

La Svizzera nel Consiglio di sicurezza dell'ONU

SEIDISERA 09.06.2022, 20:14

  • Keystone

Alla domanda su cosa ci guadagna la Svizzera da questo risultato, risponde che "impareremo molte cose, e da subito sarà un apprendistato per il Consiglio federale che dovrà essere capace di dare le indicazioni necessarie ai nostri rappresentanti all'ONU, o che potrebbe esso stesso sedersi al tavolo del Consiglio di sicurezza. Imparerà così a doversi muovere nel mondo del multilateralismo in qualità di Paese imprescindibile almeno per due anni: anni in cui per almeno due volte copriremo addirittura la carica di presidenti del Consiglio di sicurezza per un mese".

Deiss si mostra risoluto, chiaro, nel rispondere a chi critica la presenza di Berna nella stanza dei bottoni di questo organismo internazionale.

"Già vent'anni fa - chiosa Deiss - alcuni sostenevano che diventare membri dell'ONU ci avrebbe privati della nostra neutralità, e vent'anni dopo possiamo dire, che cosa? Che non è stato così, e quindi oggi ripetono la stessa cosa... ma possiamo credere a chi si è sbagliato per vent'anni? E' la centesima volta che mi si pone la domanda, ma insomma, 2+2 fa 4 e non 5. Guardi, Molière diceva, "non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire". E allora lo dico per l'ennesima volta: non c'è nessun problema per la nostra neutralità, e aggiungo, se c'è una posizione ideale per un Paese neutro è proprio quella del Consiglio di sicurezza dell'ONU. Bisogna sempre ricordare a tutti che quando si firma un accordo, poi bisogna rispettarlo. E credo che serva un Paese come il nostro per ricordarlo. Così come noi stessi dobbiamo però stare attenti a rispettare quello che firmiamo e decidiamo".

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