Svizzera

Svizzera, si torna a parlare di mobility pricing

Dopo il NO all’ampliamento delle autostrade, si discute di una tassa sugli spostamenti nelle ore di punta per ridurre il traffico

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02:17

Seidisera del 26.11.24, il servizio di Michèle Volontè

RSI Info 27.11.2024, 00:14

  • Tipress
Di: Seidisera/YR 

La Svizzera esplora nuove soluzioni per affrontare il problema degli ingorghi e delle lunghe colonne dopo il recente rifiuto popolare all’ampliamento delle autostrade. Tra le proposte in discussione, il concetto di mobility pricing sta guadagnando terreno. Questa misura prevede l’introduzione di una tassa sugli spostamenti dei veicoli nelle aree urbane più frequentate durante le ore di punta e la differenziazione delle tariffe dei mezzi pubblici nei momenti di maggiore affluenza, simile ai pedaggi applicati a Milano e Londra.

Secondo Alex Erath, professore universitario ed esperto di traffico e mobilità, i tempi sono maturi per questa soluzione: “La situazione è ora cambiata con il risultato della votazione. Fino ad oggi è stato possibile costruire, aggiungere capacità e cemento alle autostrade. È arrivato il momento di chiederci come utilizzare al meglio le capacità esistenti. E la misura più efficace dal punto di vista tecnico è il mobility pricing”.

La Confederazione aveva chiesto alla regione di Zugo di sperimentare una tassa sulla mobilità cinque anni fa: 21 centesimi per ogni chilometro percorso da un veicolo tra le 7 e le 9 del mattino e le 17 e le 19 di sera. Il risultato fu una riduzione del traffico del 10% nei momenti di maggiore affluenza, sufficiente per evitare ingorghi e mantenere il traffico scorrevole.

“Il mobility pricing agisce come un filtro. I viaggi meno importanti vengono ritardati, mentre chi ha urgenza è disposto a pagare, e potrebbe sborsare fino a 5 franchi. Questo porterebbe a una minore affluenza su strade e autostrade nelle ore di punta,” spiega Erath che sottolinea come gli esempi esteri dimostrano che il concetto funziona.

In Svizzera, però, con il mobility pricing si vuole raggiungere un utilizzo più uniforme di tutti i mezzi di trasporto, con tasse mirate non solo sulla strada, ma anche sulla rotaia. I prezzi dei biglietti del treno potrebbero variare a seconda dell’orario. Con il termine road pricing, invece, la tassa riguarda unicamente il trasporto motorizzato stradale, come avviene a Milano.

Nonostante la sua impopolarità, una tassa sulla mobilità potrebbe essere facilitata dalla rimozione della vignetta autostradale, introducendo pedaggi mirati anche sulle autostrade.

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Il Quotidiano 25.11.2024, 19:00

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