Swisscom intende aprire cantieri lungo altri 3’200 chilometri di strade per ampliare la propria rete di fibra ottica.
L’operatore delle telecomunicazioni, riporta oggi la SonntagsZeitung, vuole così rispondere alle pressioni della Commissione federale della concorrenza (Comco), la quale aveva avviato 4 anni fa un’indagine sulla costruzione di questa rete, ritenendo l’architettura di rete adottata in un primo tempo dall’impresa, e nel frattempo cambiata, come un ostacolo all’operato dei concorrenti.
Come spiegato alla testata da Thomas Stemmler, responsabile della regolamentazione e della politica di Swisscom, quanto auspicato dalla Comco richiede molti cavi aggiuntivi che non possono essere alloggiati nei tubi già presenti nel terreno. “Per questo motivo, in molti punti della Svizzera è necessario aprire il manto stradale e posare tubi più spessi”, ha dichiarato.
Interpellata in seguito, la portavoce di Swisscom Alicia Richon ha affermato di non essere in grado di precisare su quanti chilometri di carreggiata l’azienda abbia aperto cantieri. Gli esperti stimano in 2 miliardi di franchi il costo dei lavori stradali aggiuntivi. “Non forniamo alcuna cifra”, ha tuttavia detto la portavoce.
La Comco ritiene che l’architettura di rete portata avanti in un primo tempo dall’azienda, con la tecnologia monofibra e non a quattro fibre, sia anticoncorrenziale. Swisscom ha quindi modificato i suoi piani già nell’ottobre 2022.
Notiziario
Notiziario 31.03.2024, 16:00
Contenuto audio