Con l’inizio del 2024 sono parecchi i beneficiari di prestazioni complementari che si sono visti ridurre o tagliare del tutto gli aiuti, dopo la scadenza del periodo transitorio di tre anni per l’applicazione della riforma della legge entrata in vigore nel 2021.
La misura avrà un impatto importante soprattutto in vista degli aumenti previsti di casse malati, affitti e costi energetici. A essere colpite saranno decine di migliaia di persone che riceveranno meno, o non più, benefici complementari di AVS o AI.
Nonostante i tagli sono noti da tre anni, molti beneficiari non hanno compreso la modifica ha osservato Franziska Lüthy, responsabile giuridica per la Svizzera Romanda dell’associazione di aiuto per persone con disabilità ProCap: “È vero che questi calcoli sono complicati e le persone non sempre comprendono i dettagli di tutte queste decisioni. Ora non resta che accettare il fatto perché non ci si può far nulla”.
Le prestazioni complementari restano uno dei pilastri dello stato sociale elvetico, ma con un ammontare in crescita costante, e previsto attorno ai 7 miliardi di franchi per il 2030, si è deciso di limitarne la portata.
Una delle conseguenze possibili di questi tagli sarà un maggiore ricorso all’aiuto sociale, anche se secondo una previsione fatta in autunno dalla Conferenza svizzera delle istituzioni dell’azione sociale, a farlo sarà solo una minima parte delle persone interessate.
RG 12.30 del 02.01.2024 - Il servizio di Alessio Veronelli
RSI Info 02.01.2024, 14:01
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