Non è giusto -ritiene il Consiglio federale, che quindi mercoledì ha deciso di sostenere l'iniziativa parlamentare volta a eliminare tale penalizzazione- che alle vittime delle misure coercitive a scopo assistenziale vengano ridotte le prestazioni complementari di AVS e AI.
Nel testo che ora ha ricevuto l'esplicito appoggio del Governo, oltre a quello, tempo fa, delle competenti commissioni delle Camere, si chiede che il contributo di solidarietà non sia considerato parte della sostanza né che si tenga conto degli eventuali proventi da esso generati. Il tema sarà dibattuto nell'imminente sessione invernale.
Gli interessati possono ricevere fino a 25'000 franchi, che -dice la legge- non sono da valutare come reddito; vanno però ad accrescere gli averi col risultato che ad alcuni beneficiari sono stati ridimensionati i sussidi. Sono finora circa 9'000 le persone che hanno inoltrato domanda di risarcimento, 830 delle quali ricevono prestazioni complementari.