Chi risiede in Svizzera acquista volentieri all'estero. È risaputo, ma ora lo fa sempre più spesso ricorrendo a internet, come dimostra uno studio dell'Università di San Gallo.
Stando all'inchiesta, nel 2017 è diminuito il numero di coloro che, fisicamente, hanno oltrepassato la frontiera per fare la spesa, ma è cresciuta la tendenza di ordinare merci da oltre confine in rete. Se nel 2015 la percentuale era di 30 punti, due anni dopo è salita a 37, con una potenziale perdita del commercio al dettaglio interno di 9,1 miliardi di franchi, il 10% in più. In settori quali alimentazione, abbigliamento, articoli sportivi e arredamento si sceglie questo percorso nella misura del 23%.
Per combattere il fenomeno, i ricercatori suggeriscono d'abbassare la soglia di esonero sull'IVA da 300 a 50 franchi. Così facendo - sostengono - il turismo degli acquisti diminuirebbe d'un terzo.
ATS/dg