Migliorare la lotta contro le bande di falsi nipoti che truffano gli anziani: il Ministero pubblico zurighese non solo ha rafforzato la prevenzione, ma negli scorsi mesi ha anche aderito ad una speciale squadra creata tre anni fa da inquirenti polacchi e tedeschi. Il cantone è infatti regolarmente confrontato con ondate di tentativi di raggiro di questo genere.
Le bande che operano in questo settore hanno un modus operandi ben strutturato. “Le chiamate vengono generalmente effettuate da una rete basata in Polonia con persone pronte a contattare telefonicamente le vittime. E poi, grazie a intere famiglie sparse in diversi paesi si passa all'azione”, spiega ai nostri microfoni il procuratore pubblico zurighese Cyrill Hüsser.
Il fenomeno dei falsi nipoti è diffuso nelle regioni dove si parla tedesco e italiano. Per sgominare le bande che organizzano le truffe nel 2015 inquirenti polacchi e di Monaco di Baviera hanno dato vita ad un "Joint investigation team", una squadra investigativa della quale fanno parte inquirenti dei due paesi. E dal settembre dello scorso anno nell'unità speciale ci sono anche esperti della Procura di Berna e del canton Zurigo.
“L'obbiettivo è quello di accelerare e semplificare le indagini e gli scambi di informazione a livello internazionale per poter smascherare i malviventi – continua Cyrill Hüsser -. Di solito chi passa a ritirare il bottino resta in Svizzera solo per poche ore. Grazie alla collaborazione coi colleghi polacchi per noi adesso è più facile indentificarli e acciuffarli”.
Una collaborazione, assicura il magistrato, che sta già dando primi frutti e che ha anche un effetto preventivo, come conferma l'esempio di Monaco di Baviera, dove negli ultimi anni c'è stato un drastico calo dei casi di truffe perpetrate dai falsi nipoti.
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