La società statunitense Uber potrà proseguire l'attività nel nel canton Ginevra: il Tribunale federale ha infatti respinto il ricorso con cui si chiedeva il divieto d'esercizio. La Corte suprema non si è pronunciata sul fondo della questione, ma rileva che gli appellanti non sono riusciti a dimostrare l'esistenza di un "pregiudizio irreparabile" nei loro confronti, che giustifichi misure cautelative.
La ditta, che mette in relazione autisti indipendenti e potenziali clienti tramite applicazioni per telefonini, è accusata di concorrenza sleale ed è osteggiata in molte delle città dove è operativa, ovunque nel mondo. In sostanza, i conducenti affiliati possono permettersi di praticare prezzi più bassi anche perché non sono obbligati a rispettare le rigide regole a cui invece deve sottostare il mercato delle vetture pubbliche; per questa ragione, il servizio è già stato proibito in alcuni paesi.
ATS/dg