Svizzera

Tonfo storico dell'occupazione

Il coronavirus nel secondo semestre ha provocato la maggior perdita di posti di lavoro dal 1993 - Il tasso di disoccupazione ILO è salito al 4,6%

  • 20 agosto 2020, 15:16
  • 22 novembre, 18:43
01:08

Svizzera, cala l'occupazione

Telegiornale 20.08.2020, 14:30

Di: Diem/ATS 

La pandemia ha avuto pesanti ripercussioni sul mondo del lavoro in Svizzera. Il quadro preciso degli effetti del coronavirus è emerso mercoledì con la presentazione dei dati riguardanti l'occupazione nel secondo semestre che fanno segnare un calo complessivo dell'1,6%, pari a una riduzione di 82'000 posti di lavoro. Una flessione che non si vedeva dal 1993.

Di conseguenza è aumentato anche il tasso di disoccupazione. Quello calcolato secondo la definizione dell'Ufficio internazionale del lavoro (ILO) è passato dal 4,2 al 4,6%. Tra i giovani (15-24 anni) si è passati dal 6,2 all'8,4%.

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RG 12.30 del 20.08.20: le spiegazioni di Marzio Minoli

RSI Info 20.08.2020, 15:05

  • Keystone

A causa del lockdown il secondo trimestre ha subito una riduzione del 9,5% della durata effettiva del lavoro settimanale per persona occupata rispetto allo stesso trimestre del 2019. Il calo è stato più marcato tra i lavoratori e le lavoratrici indipendenti (-13,9%) che tra quelli dipendenti (-9,1%), rileva giovedì l'Ufficio federale di statistica che a settembre pubblicherà analisi più dettagliate sull'evoluzione del mercato del lavoro sotto l'effetto del Covid-19.

La riduzione dell'occupazione ha colpito maggiormente la popolazione femminile: il numero degli uomini occupati è diminuito dell'1,5%, mentre quello delle donne dell'1,7%. Nell'arco di un anno il numero degli occupati di nazionalità svizzera è diminuito del 2,4%, mentre quello degli occupati di nazionalità straniera è aumentato leggermente dello 0,2%.

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Telegiornale 20.08.2020, 14:30

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