Hanno prestato servizio per 77 anni e il 22 settembre saranno passati trent’anni da quando l’esercito svizzero ha deciso di non usarli più. Si tratta dei piccioni viaggiatori che, con una velocità media di 60 km/h, hanno consegnato innumerevoli messaggi.
Il Consiglio federale decise di acquistarne mille nel 1917. La capacità innata dei piccioni di tornare al proprio territorio da zone sconosciute lo rese molto utile per l’esercito dell’epoca. Possono coprire distanze di 100 chilometri con un’alta percentuale di successo.
Un piccione con la pettorina per i messaggi (1977)
Secondo la Biblioteca di Guisanplatz, la principale dell’Amministrazione federale e dell’esercito, il servizio di piccioni viaggiatori dell’esercito era inizialmente destinato a essere provvisorio, prima di diventare più professionale nel 1920. Oltre ai piccioni dell’esercito, che erano stazionati a Sand, vicino a Schönbühl BE, venivano mobilitati anche i piccioni viaggiatori della milizia, in collaborazione con l’allora Associazione degli allevatori di piccioni viaggiatori.
Un drone sulle tracce dei piccioni
Telegiornale 13.07.2022, 22:00