Svizzera

Tribunale federale, lascia il presidente Yves Donzallaz

Il giudice vallesano 63enne, ex UDC e unico indipendente dopo gli scontri feroci con il partito, vuole lasciare spazio “a forze nuove” – Il Parlamento eleggerà il successore nella sessione invernale

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  • Ieri, 12:47
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Donzallaz è stato aspramente criticato dall’UDC in passato per le sentenze contrarie alla linea del partito

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Di: ATS/dielle 

Il presidente del Tribunale federale (TF) Yves Donzallaz si dimetterà alla fine dell’anno dopo un solo mandato. A 63 anni, il giudice ha infatti dichiarato sabato alla Schweiz am Wochenende di voler dare spazio a forze nuove, anche se il vallesano rimarrà comunque attivo come giudice federale.

L’Assemblea federale eleggerà il nuovo presidente del TF per un mandato di due anni durante la sessione invernale. Di solito è il vicepresidente, attualmente François Chaix (PLR), a prendere il suo posto.

Yves Donzallaz è stato eletto giudice federale nel 2008 come UDC, ma in seguito a disaccordi con il partito, lo ha abbandonato quando è stato eletto presidente del Tribunale federale due anni fa. Da allora, è l’unico giudice federale senza partito.

Donzallaz ha dichiarato al giornale che in tutto questo tempo, e soprattutto nei due anni della sua presidenza, si è concentrato a “garantire che la nostra istituzione possa non solo svolgere le sue attività nel miglior modo possibile, ma anche svilupparle con successo”. Nel complesso, è soddisfatto dei risultati ottenuti. “Dopo un’attenta riflessione, sono quindi giunto alla conclusione che una nuova persona dovrebbe assumere la guida del Tribunale federale con nuovo entusiasmo e, in particolare, guidarlo nell’anno del prossimo anniversario”, ha dichiarato. Il Tribunale federale festeggerà infatti i 150 anni nel 2025.

Le critiche feroci e la sfiducia dell’UDC 

Donzallaz è stato aspramente criticato dall’UDC per le sentenze contrarie alla linea del partito. Nel 2015, ad esempio, ha stabilito che la Libera circolazione delle persone con l’UE deve essere prioritaria rispetto all’iniziativa sull’immigrazione di massa dell’UDC. Nel 2019 si è poi espresso a favore della consegna di migliaia di dati di clienti UBS alla Francia. Due giudici conservatori del collegio di cinque giudici si sono espressi contro, mentre un giudice dei Verdi e uno dei Verdi liberali si sono espressi a favore. Il voto di Donzallaz è stato quindi il fattore decisivo.

Nel 2020 l’UDC ha proposto di non rieleggerlo e gli ha suggerito di dimettersi dal partito. Donzallaz non l’ha fatto, invocando l’indipendenza della magistratura. Alla fine, l’Assemblea federale lo ha rieletto vicepresidente contro la volontà dell’UDC. Due anni dopo, Donzallaz si è infine dimesso dal partito.

Notiziario

Notiziario 28.09.2024, 11:00

RG 12.30 del 28.09.2024 - Il servizio di Laura Dick

RSI Info 28.09.2024, 12:47

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