Il Consiglio nazionale ha bocciato martedì - con 117 voti contrari, 68 a favore e 8 astenuti - la nuova legge sulla sicurezza delle informazioni. Il progetto, che è stato ritenuto troppo costoso e superfluo, ha come scopo di creare un quadro legale formale unitario.
L’introduzione di questa norma ha suscitato numerosi dubbi in Parlamento nonostante fosse sostenuta dal consigliere federale Guy Parmelin, che ne ha sottolineato la necessità per mettere in atto il piano di cybersicurezza voluto dal Dipartimento della difesa.
La decisione finale spetta quindi al Consiglio degli Stati, che già in dicembre aveva dato la sua approvazione, e qualora dovesse respingere il nuovo ordinamento e decretare a sua volta di non entrare in materia, quest’ultimo verrebbe definitivamente archiviato.
ATS/YR