La stagione sciistica è entrata nel vivo. Ma ristoranti e alberghi di alcune località turistiche stentano a trovare lavoratori stagionali, diventati ormai merce rara dalla pandemia. E quindi, per avere manodopera, alcuni datori di lavoro hanno deciso di migliorare le proprie condizioni di assunzione per diventare più attrattivi. In particolare si tratta di offrire un alloggio.
Ecco dunque che per attirare manodopera, alcune stazioni sciistiche hanno deciso di puntare su un’offerta vantaggiosa che comprende una sistemazione a basso prezzo. Un esempio è il comprensorio di Grimentz-Zinal, nelle Alpi vallesane, che ha dato questa opportunità a 139 persone.
“Senza alloggio, non ci sono candidature” dice Laurence Stolf-Massy, responsabile risorse umane degli impianti, ai microfoni della RTS. “La situazione immobiliare è molto tesa in queste destinazioni e quindi sono loro ad offrire appartamenti o monolocali”.
E non solo: anche abbonamenti di sci offerti, parcheggi, corsi di lingue. Il pacchetto d’offerta per convincere le persone a lavorare nei comprensori è diversificato. E funziona: a Grimentz-Zinal il personale non manca.
Ma resta un altro problema: trovare persone ben formate. “Deve essere considerato come un mestiere” mette in guardia il direttore dell’Hotel Europe a Zinal. “Non è sufficiente aver fatto dei lavori saltuari, soprattutto se il volume della clientela diventa importante”.
E se si riescono a trovare i lavoratori, l’incertezza di un loro ritorno l’inverno successivo resta.