A maggio il settore alberghiero elvetico ha ripreso l’attività a pieno ritmo, registrando 2,8 milioni di pernottamenti, in aumento del 37,5% rispetto allo stesso periodo del 2021. Il Ticino, tuttavia, è in controtendenza.
Secondo l’Ufficio federale di Statistica (UST), gli ospiti indigeni in Svizzera sono stati 1,5 milioni, in calo del 7,8% rispetto a maggio 2021, ma la crescita dei pernottamenti è dovuta soprattutto ai turisti stranieri, quasi triplicati rispetto all’anno scorso: da 355’378 a 1,2 milioni (+251%). La maggior parte arrivati da Germania, Francia, Regno Unito, Italia e Stati Uniti. L’allentamento delle misure per contenere il Covid-19, sostiene l’UST, potrebbe spiegare l’aumento importante di turisti stranieri e la scelta di mete estive più lontane da parte degli svizzeri.
La scelta di viaggiare più lontano ha causato una contrazione del 27,8% dei pernottamenti in Ticino. Colpite di più sono state Ascona e Lugano. Si distinguono invece in positivo i Grigioni, con un aumento del 19%.
Iniziata bene anche la stagione delle funivie
Anche per gli impianti di risalita la stagione è partita bene, grazie alle molte giornate soleggiate. Tra maggio e giugno i mezzi a fune hanno registrato un aumento di affluenza e del fatturato del 58%, secondo i dati pubblicati oggi dall'associazione Funivie svizzere. La canicola e le temperature elevate hanno reso accessibili sentieri di montagna fino ai 2'000 metri già a metà maggio e hanno spinto le persone a ricercare aria fresca in altitudine. I picchi di affluenza si sono visti soprattutto in Svizzera centrale, Vallese e Oberland bernese. Nei Grigioni invece è stato registrato un incremento più lieve, pari al 12%. Riguardo al Ticino, contrariamente al solito, i dati non sono stati resi noti.
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