L’Unione Europea ha definito “eccessiva” la richiesta avanzata dalla Svizzera di una clausola di salvaguardia unilaterale, come emerge da un documento della Commissione europea. Lo ha reso noto giovedì il Blick. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha discusso della questione martedì a Ginevra con la presidente della Confederazione, Viola Amherd, durante un incontro tenutosi nell’ambito del 70esimo anniversario del CERN. Bruxelles punta a concludere i negoziati con la Svizzera entro la fine dell’anno, ritenendo l’obiettivo “realistico” vista l’avanzata dei colloqui, ma ha chiarito che non farà concessioni sul principio della libera circolazione delle persone.
Secondo il Blick, l’UE non intende accettare una clausola di salvaguardia unilaterale. Il 15 ottobre si terrà una riunione a livello di ministri degli Stati membri dell’UE per discutere del “dossier Svizzera”, in cui ci si aspetta concreti passi avanti da parte di Berna per raggiungere un accordo. La pressione è alta, ma questo non significa che ci sia una scadenza rigida: il capo della comunicazione del Dipartimento federale degli Affari esteri (DFAE), Nicolas Bideau, ha chiarito che per Berna è cruciale arrivare a un buon accordo, non necessariamente a una rapida conclusione.
Bideau ha aggiunto che, sebbene le trattative siano difficili, stanno avanzando, e che “siamo agli ultimi dieci metri”. L’obiettivo della Svizzera resta poter gestire gli effetti indesiderati dell’immigrazione e prevenire abusi, e nonostante le pressioni dell’UE per chiudere entro la fine dell’anno, Berna si concentrerà sulla qualità dell’accordo.
I negoziati tra Svizzera ed Unione europea
Telegiornale 03.10.2024, 20:00