Il Tribunale distrettuale di Horgen (ZH) ha condannato mercoledì a 10 anni di carcere uno svizzero di 62 anni, giudicandolo colpevole di omicidio intenzionale, avendo prima maltrattato in modo brutale la sua partner e poi strangolandola il giorno dopo. I fatti risalgono all'autunno 2017. La donna, 64enne, condivideva con l'imputato un appartamento ad Adliswil, vicino a Zurigo.
Si è trattato di un processo indiziario. L'uomo ha sempre respinto le accuse e in aula ha dichiarato di non avere “alcuna idea” di come la sua convivente abbia riportato le gravissime ferite che ne hanno causato la morte.
I due si conoscevano da una quindicina di anni e avevano seri problemi con l'alcol. La mattina del primo novembre 2017 era stato l'imputato a chiamare la polizia, sostenendo che la compagna giaceva senza vita nel letto dell'appartamento di Adliswil.
Constatando le gravissime ferite sul corpo della donna - un rapporto dei medici legali elencò diverse fratture, contusioni, emorragie, come pure la rottura della laringe e di un timpano - gli inquirenti ne ordinarono la carcerazione preventiva.