La carenza di alloggi in Svizzera è sempre fonte di grandi preoccupazioni, soprattutto in alcune regioni e città. Ci sono poi gli affitti in aumento, senza dimenticare il “No” popolare, lo scorso 24 novembre, a un doppio giro di vite nel diritto di locazione. Sul tumultuoso mercato dell’alloggio SEIDISERA ne ha parlato con Martin Tschirren, direttore dell’Ufficio federale delle abitazioni, ufficio che nel 2025 compie 50 anni.
“Lavoro all’Ufficio delle abitazioni da quasi cinque anni, e sono stati molto movimentati per il mercato dell’alloggio. Credo però di avere già vissuto tempi più agitati. È vero, sono in corso grandi discussioni, sul mercato immobiliare ma anche sul diritto di locazione. Questo però non è un motivo valido per gettare la spugna. È importante restare in contatto con tutte le parti in gioco”.
In questo senso circa tre anni fa - ricorda il direttore - il consigliere federale Guy Parmelin ha avviato una discussione sul diritto di locazione, dalla quale sono poi però usciti diversi interlocutori, con conseguente interruzione dei lavori.
“Dopo le votazioni di novembre il consigliere federale Guy Parmelin ha nuovamente coinvolto un piccolo gruppo di attori. Vedremo come proseguiranno questi colloqui”.
Tentativi, dunque, nella consapevolezza che la Confederazione ben poco potrà fare da sola, in particolare contro la carenza di alloggi. La direzione è comunque chiara: investire in spazi abitativi accessibili e corrispondenti ai reali fabbisogni. E reale è anche la discussione sul valore locativo, l’ultimo capitolo è andato in scena in dicembre, in Parlamento. Pare in questo senso che si stia andando verso una sua abolizione. Con che tipo di impatto?
“Si tratta di una questione fiscale, di competenza dell’amministrazione federale delle contribuzioni. Noi seguiamo la discussione nella misura in cui rientra nella promozione dell’accesso alla proprietà. Ma alla fine la questione va a toccare, come detto, la sfera fiscale”, sottolinea Tschirren.
Abolire il valore locativo, la volta buona?
Telegiornale 18.12.2024, 20:00
Ma che cosa si sentirebbe di raccomandare Martin Tschirren oggi, a una famiglia? Comprare casa o affittare?
“È una decisione molto personale, con vantaggi e svantaggi. La domanda oggi è se una famiglia può ancora permettersi di comprare casa. Spesso i prezzi sono così alti che difficilmente può farlo facendo capo alle sue sole forze. In molti casi un’eredità è, infatti, indispensabile”.
Gravano insomma nuvole cupe sul panorama immobiliare svizzero. Una cornice purtroppo poco festosa per spegnere le candeline, come fanno quest’anno Tschirren e colleghi.