Da qualche settimana la piccola emittente privata romanda "M Le Média" sta facendo parecchio rumore. A far parlare è la scelta di affidare le previsioni meteorologiche video della giornata a un avatar dalle sembianze femminili.
È da quasi un mese che questo avatar svolge questa mansione, ma a dire la verità a lungo nessuno se ne era accorto, finché non ne ha parlato il giornale 20 minutes pochi giorni fa. Da allora, la carta stampata e i siti online hanno approfondito la notizia.
L'avatar - che ha anche un nome: si chiama Jade e si presenta come una ragazza giovane magra con i capelli lisci castani - effettivamente è fatto molto bene, sembra proprio una persona in carne ed ossa; di poco umano Jade ha però che è sempre perfetta, non ha mai un capello fuori posto e poi non sbaglia mai una parola, cosa che, forse, avrà fatto venire qualche dubbio a qualche spettatore.
Il ricorso a questo strumento digitale solleva poi dubbi di altro tipo, come quelli legati all’affidabilità del lavoro che svolge o al grande discorso dello spazio che si vuole dare all'intelligenza artificiale più in generale anche nella vita quotidiana. Il direttore generale del gruppo Millennium di cui fa parte l'emittente di cui stiamo parlando, Philippe Morax (la sua è una voce nota in Romandia, ha lavorato per 30 anni per varie radio locali come animatore e dj e oggi conduce una trasmissione del mattino di M Le Média) ha per parte sua dichiarato che l'intenzione iniziale era quella di assumere una presentatrice reale, le candidate però non hanno superato la selezione e si è fatto quindi strada questo progetto di intelligenza artificiale. Jade, ha spiegato, è frutto di una collaborazione con un gruppo di ingegneri; per quanto riguarda l'affidabilità, la direzione assicura che quello che l'avatar dice è controllato da una redazione e che in ogni caso c'è una presentatrice meteo umana che può intervenire.
Da una parte si riconoscono quindi dei limiti – lo stesso Morax dice che l’avatar può completare una redazione, ma non sostituirla – d’altra parte però il gruppo e M Le Média puntano molto sulle nuove tecnologie e non nascondono l’interesse nell’estenderne l’uso e questo esperimento in altri ambiti. Di quali, tuttavia, non hanno voluto dirlo.