Un medico su dieci abbandona prematuramente la professione, generalmente a causa degli eccessivi carichi di lavoro, degli orari difficili e dei problemi nel conciliare l'attività con la vita familiare.
E' quanto emerge da uno studio commissionato da due associazioni mantello della categoria, da cui, più esattamente, risulta che tra l'8,4 e il 12,9% dei diplomati non esercita più, il che equivale a circa 80 sugli 800 che ogni anno terminano la loro formazione. La percentuale delle donne è leggermente superiore.
Fra quelli che hanno lasciato, solo uno su dieci ritiene piuttosto o molto probabile una ripresa.
ATS/dg