Il prossimo 5 dicembre verranno eletti due nuovi consiglieri federali, un popolare-democratico e un liberale radicale, in sostituzione dei dimissionari Johan Schneider-Ammann e Doris Leuthard. E all’orizzonte potrebbe anche esserci qualche cambiamento per quanto riguarda l’assegnazione dei dipartimenti federali.
La sostituzione di due ministri potrebbe essere l’occasione per mischiare un po’ le carte ma se ci saranno particolari mosse sulla scacchiera del Governo, lo sapremo solo il 7 dicembre: quel giorno, infatti, è prevista la prima riunione dell’Esecutivo e la trattanda più importante sarà appunto l’assegnazione dei vari dipartimenti.
Con le dimissioni di Doris Leuthard si libera il dipartimento dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC). Johann Schneider Ammann lascia invece vacante quello dell'economia, della formazione e della ricerca. Secondo indiscrezioni, i consiglieri federali Ueli Maurer, Alain Berset e Ignazio Cassis non intenderebbero cambiare dipartimento, mentre Simonetta Sommaruga potrebbe essere interessata al DATEC.
"Lei si trova alla testa di un dipartimento che non desiderava fin dall'inizio”, spiega Adrian Vatter, professore di scienze politiche all’Università di Berna.”Dirige da non giurista il dipartimento della giustizia, deve gestire il difficile dossier dell'immigrazione, mentre come ex-protettrice dei consumatori ci sono altri dipartimenti, come il DATEC, i cui contenuti le sono più affini."
Il ministro della difesa Guy Parmelin è in carica da solo tre anni. L'ex-viticoltore e contadino potrebbe essere interessato al dipartimento dell'economia. “In effetti Parmelin è alla difesa da tre anni, ma deve occuparsi di dossier difficili, basti pensare all'acquisto degli aerei da combattimento, che non ha ancora veramente portato in avanti – continua il professore –. Se cambiasse dipartimento, avrebbe la possibilità di ricominciare da capo in un altro campo."
Per l'elezione del 5 dicembre in corsa ci sono tre donne e un uomo. L'attribuzione dei dipartimenti due giorni più tardi potrebbe quindi significare che per la prima volta nella storia svizzera ci potrebbe essere una donna alla testa dell'esercito.
Nuovi eletti, o nuove elette, che nell'attribuzione dei dipartimenti dovranno comunque sottostare al criterio di anzianità.
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