Undici paesi dell’Unione europea hanno scritto alla Commissione criticando il modo in cui è stata presa la decisione di concedere alla piazza finanziaria elvetica l’equivalenza con le norme UE per un solo anno. La lettera, ottenuta dai giornalisti di RTS, è firmata tra gli altri dai direttori generali dei Ministeri delle finanze di Germania, Olanda e Lussemburgo e dal Dipartimento al tesoro della Gran Bretagna, unico paese che non aveva approvato la decisione della Commissione, ma si era astenuto.
La lettera dei ministri delle finanze
L’equivalenza della normativa elvetica con quella della direttiva Mifid II era stata approvata una prima volta senza restrizioni, il 22 novembre 2017. Dopo la visita a Berna di Jean-Claude Juncker, la Commissione era tornata sui suoi passi chiedendo una nuova approvazione, della durata di un solo anno. "Non ci siamo opposti allora a questo modo di procedere perché era necessario che le misure di equivalenza entrassero in vigore per il 3 gennaio 2018, ma continueremo ad avere per obbiettivo un riconoscimento illimitato dell’equivalenza legale e del quadro di supervisione applicabile alla borsa svizzera", scrivono gli undici.
TM/RED.MM