L’Associazione svizzera per la protezione del clima, riferisce la NZZ am Sonntag, sta meditando su una proposta volta a limitare la popolazione di gatti domestici in Svizzera per il bene dell’ambiente.
L’idea – che potrebbe integrare un’istanza di modifica costituzionale - è motivata da un lato per contrastare le emissioni nocive per il clima dovute alla produzione di cibo per felini. Dall’altro per proteggere la fauna minacciata dall’istinto venatorio dei gatti che, secondo alcune stime, ucciderebbero ogni anno 30 milioni e mezzo di uccelli e mezzo milione di rettili e anfibi.
Concretamente, l’Associazione vorrebbe impedire l’aumento di esemplari nei prossimi dieci anni, e ciò potrebbe implicare un divieto di importazione e allevamento di questi felini.
Ma il tema è politicamente scottante, se si considera il diffuso attaccamento a questi animali di compagnia. “Non è una delle nostre idee centrali” ha quindi puntualizzato sul domenicale il direttore dell’associazione Oliver Daepp. “Per noi il punto chiave è che l’iniziativa riduca in modo massiccio le emissioni di gas serra”.
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Radiogiornale 11.08.2024, 12:30
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