Un eventuale cambiamento, prima del 20 di aprile, delle disposizioni protettive del Consiglio federale per arginare la diffusione del Covid-19 è altamente improbabile. Lo ha dichiarato il consigliere federale Alain Berset in un'intervista alla "SonntagsZeitung".
Un'uscita rapida dalla situazione attuale non è realistica e un allentamento delle attuali misure potrebbe eventualmente essere oggetto di riflessione quando il numero di persone infettatesi col coronavirus e i ricoveri saranno chiaramente diminuiti, ha spiegato Berset. Il tema verrà affrontato mercoledì prossimo dal Governo, ma una decisione definitiva non è all'ordine del giorno.
Si potrebbe andare oltre..
Il capo del Dipartimento dell'interno ha anche puntualizzato che se la popolazione dovesse dare segni d'insofferenza, ossia essere poco disciplinata, le attuali disposizioni potrebbero essere rafforzate, fino a decretare il coprifuoco per il periodo pasquale.
Mentre Berset invita ad aver pazienza, il mondo economico scalpita e sollecita, dalle pagine dei domenicali, la ripresa progressiva delle attività commerciali. La presidente del PLR, Petra Gössi, chiede la riapertura dei negozi in cui sia possibile rispettare le misure sicurezza e delle scuole dopo le vacanze di primavera.
I presidenti dell'Unione svizzera degli imprenditori, di Swissmem e dell'Unione sindacale svizzera, a causa dell'aumento della disoccupazione, invitano Berna a elaborare possibili scenari per un'uscita dalla crisi valutando i rischi economici e sociali.
Il Partito socialista si preoccupa invece dei costi generati dalla crisi e auspica che sia la Confederazione a farsene carico interamente affinché non gravino sul bilancio delle famiglie con un aumento dei prezzi dei premi dell'assicurazione malattia.
Pronti nel caso peggiore
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