Una perizia dell’Ufficio federale di giustizia della fine del 2010 era giunta alla conclusione che la Svizzera non doveva esercitare alcuna attività di raccolta segreta di informazioni a fini economici all’estero. Mancavano le premesse giuridiche.
Lo scrive la NZZ am Sonntag. La perizia era stata fatta dopo che il Consiglio federale aveva manifestato l’intenzione di potenziare e difendere la piazza finanziaria al tempo delle vertenze fiscali con la Germania.
Ignorando la perizia, i servizi di informazione avevano incaricato la spia arrestata nelle scorse settimane di raccogliere notizie utili per la Confederazione e di inserire una “talpa” nell'amministrazione fiscale del Nord Reno Vestfalia, il Land più attivo per ottenere liste di potenziali evasori tedeschi.
RedMM/mas