Un consistente aumento delle richieste per i permessi di acquisto d’armi è stato registrato nelle ultime settimane in diverse città e cantoni svizzeri. La crescita delle vendite potrebbe essere legato ad un minore senso di sicurezza potenzialmente scaturito in seguito all’invasione dell’Ucraina, spiega il sociologo dell'accademia militare del Politecnico di Zurigo Tibor Szvircsev Tresch. "Ancora difficile dire, però, se sia dovuto alla guerra" precisano le autorità di alcuni cantoni. In Ticino, per ora, come verificato dalla RSI, ma anche a Basilea e Soletta, non vi è stata una evoluzione particolare.
Boom di licenze d'armi in alcuni cantoni svizzero-tedeschi
Telegiornale 21.04.2022, 14:30
Nella città di Winterthur, ad esempio, ha anticipato SRF, si è riscontrato un aumento di quasi il 60% delle domande rispetto all’anno scorso. Le richieste sono infatti passate da 80 a 127. Nella città di Zurigo nel mese di marzo le domande sono quasi raddoppiate. Questi dati non permettono però di dire il motivo di questa scelta, sottolinea il sociologo.
In Ticino non si registra alcun aumento delle domande per l’acquisto d’armi. La polizia cantonale fa notare che vi sono regolarmente delle fluttuazioni nei dati causati da molteplici ragioni. Anche se il formulario dell’Ufficio federale di polizia richiede di indicare i motivi dell’acquisto (allorquando non avviene per sport, caccia o collezionismo) , i compratori spesso non completano l'informazione.