Oltre una ventina di personalità degli ambienti politici, culturali, economici e della società civile si sono uniti per formare un'alleanza per la diversità dei media. L'obiettivo è fare fronte comune contro un'iniziativa che mira a dimezzare il canone radio-tv, preannunciata domenica dall'Unione democratica di centro (UDC). Il consigliere nazionale ticinese Piero Marchesi ai microfoni RSI e il deputato zurighese Gregor Rutz interpellato da SRF, hanno affermato che un testo per ridurre a circa la metà (da 365 a 200 franchi) la tassa da versare a Serafe è in elaborazione.
Marchesi e l'iniziativa per ridurre il canone radio-tv
RSI Info 13.02.2022, 16:08
Quattro anni dopo l'iniziativa "No Billag", quello anticipato dall'UDC è un nuovo attacco frontale, reagisce in un comunicato la neonata "Alleanza per la diversità dei media" ("Allianz Pro Medienvielfalt"). Non importa come sarà formulata l'iniziativa, viene fatto notare: come negli scacchi, chi fa un'apertura sorprendente è in vantaggio.
In Svizzera, un piccolo Paese con quattro lingue, non è possibile finanziare sul mercato formati di notizie e di fondo autorevoli, dichiara, citato nella nota, l'ex consigliere agli Stati Joachim Eder (PLR/ZG), membro della co-presidenza dell'alleanza nella quale, tra gli altri, figurano anche il senatore grigionese Stefan Engler e l'attrice Gardi Hutter di Arzo. Lo stesso vale per reportage culturali e produzioni proprie. Inoltre, secondo l'organizzazione, l'offerta dei canali SSR e delle emittenti private è particolarmente importante per le regioni periferiche e di montagna. Molti giornali locali sono scomparsi e questo processo si accelererà dopo il no del popolo al pacchetto di aiuti ai media scaturito dalle urne.
L'alleanza sarà inizialmente attiva nella Svizzera tedesca, ma spera che progetti simili vengano lanciati pure nelle altre regioni linguistiche.
La reazione del presidente UDC Marco Chiesa
RSI Info 13.02.2022, 16:14